Successioni
Il passaggio generazionale rappresenta un momento fondamentale per la successione del patrimonio familiare; per questi fini, il contesto normativo offre diversi strumenti in grado di attuare una trasmissione “senza traumi” (patti di famiglia, trusts, donazioni di partecipazioni di controllo, ristrutturazioni di gruppi societari, polizze assicurative, etc.)
Un efficace passaggio generazionale deve però tener conto, oltreché delle componenti familiari e patrimoniali, anche della variabile temporale; deve trasmettere ai successori prima del sorgere di conflitti, deve disciplinare le problematiche tipiche di molte successioni (comproprietà, lesioni di legittima, presenza di eredi minorenni) e “sfruttare” l’attuale normativa fiscale sulle imposte di successione e donazione. Queste rappresentano solo alcune tra le ragioni delle quali tener conto per “convincersi” a non rimandare.
A tale proposito, se comparato con gli altri paesi d’Europa, il panorama fiscale italiano risulta essere particolarmente favorevole.
Questo scenario pare non destinato a “lunga vita”; tra le aule parlamentari, si discute – come spesso nel recente passato – di un possibile incremento delle imposte sulle successioni e donazioni.
Il processo di modifica ha preso le mosse da una proposta di legge (la n. 2830), presentata nel gennaio 2015, la quale prevedeva di incrementare le attuali aliquote unitamente all’abbassamento delle franchigie:
- per coniugi e discendenti in linea retta dal 4 al 7% (per arrivare al 21% per patrimoni superiori a 5 milioni di euro) con diminuzione della franchigia da un milione di euro a 500 mila;
- per i fratelli e le sorelle dal 6 all’8% (per arrivare al 24% per patrimoni superiori a 5 milioni di euro) con franchigia invariata a 100 mila euro;
- per i parenti fino al quarto grado e affini in linea retta dal 6 al 10% (per arrivare al 30% per patrimoni superiori a 5 milioni di euro);
- per gli altri soggetti dall’8 al 15% (per arrivare al 45% per patrimoni superiori a 5 milioni di euro)
I cambiamenti potrebbero quindi riguardare:
1) FRANCHIGIE (previste riduzioni dall’attuale 1 milione di € a 500 mila);
2) ALIQUOTE (innalzamento delle % a seconda del patrimonio e del legame parentale)
e se, a tutto ciò, si unisse anche la tanto discussa
RIFORMA DEL CATASTO??
Pianificare per tempo come trasferire agli eredi la propria ricchezza significa far risparmiare imposte di successione ed evitare cause per litigi tra eredi.
L’Italia è il Paese in Europa con il più alto numero di cause dovute a disaccordi tra eredi!
In Italia, solo il 6% degli Italiani pianifica il passaggio generazionale.
Inoltre
in Italia sopravvive
al terzo giro della tagliola
del “passaggio generazionale”
il 5% delle imprese.
Torino, 5 novembre 2016 – Lite per l’eredità di famiglia tra i nipoti di Rita Levi-Montalcini. “Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Quando vedevo le persone litigare per l’eredità pensavo fossero ‘ teste calde ‘. Eppure alla fine è capitato anche noi…”, dice con amarezza Piera Levi-Montalcini sfrattata da casa, nel centro di Torino, dalla Zefora srl, società proprietaria dell’immobile riconducibile al fratello Emanuele.
CHIEDIAMOCI SE NON SIA MEGLIO PIANIFICARE OGGI CHE PAGARE DOMANI
Si potrebbe instaurare un dialogo costruttivo sulla programmazione successoria, anche a livello aziendale, fra i soggetti coinvolti, in tempi rapidi, avvalendosi del consulente patrimonale, così da prevenire – oltreché eventi inattesi ed imprevisti (successione) – costi da “capogiro” per il trasferimento della ricchezza.
PERCHE’ AGIRE E’ MEGLIO CHE SUBIRE